Articolo tratto da: "Il Mattino" Fabbricati realizzati all?interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, non molto distante dal mare, in una zona protetta da vincoli paesaggistici. I sigilli sono stati apposti dai carabinieri guidati dal luogotente Massimo di Franco della locale stazione. Le indagini dei militari della compagnia di Sapri sono scattate una decina di giorni fa. I primi sigilli sono stati apposti nei giorni scorsi a tre abitazioni in contrada ?Monte di Luna?. I controlli sono poi proseguiti nelle localit? ?Sciania? e ?Teano? dove sono stati rilevati altri abusi. In quest?ultimo caso si tratta soprattutto di difformit? edilizie riguardanti recinzioni in mattoni, piattaforme in cemento, terrazzi, pensiline e aumento di volume. Nel fascicolo aperto dalla magistratura di Vallo della Lucania sarebbero finiti anche alcune donne e un gruppo di imprenditori napoletani. Nonostante l?incessante lavoro dei carabinieri del capitano Luca Toti, i reati inerenti al ?cemento selvaggio? sul litorale del Golfo di Policastro (da Palinuro a Sapri) non accennano a diminuire. Abusi che creano danni ingenti al patrimonio paesaggistico. Si tratta solo del?ultrima di una serie di operazioni svolte dai militari contro l?abusivismo e lo scempio del territorio nell?area del Saprese. L?ultimo blitz dei carabinieri di Camerota segue quello effettuato soli pochi giorni fa dagli stessi militari della compagnia di Sapri che hanno denunciato alla magistratura altre sedici persone per gli stessi reati contro l?ambiente. mario fortunato | ||
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