

Articolo tratto da: "Salerno Notizie" A scoprire i soprusi ai quali erano sottoposte le due ragazze, di 22 e 24 anni, il Procuratore Capo della Repubblica di Vallo della Lucania Alfredo Greco ed i carabinieri della Compagnia di Sapri, diretti dal Capitano Luca Toti. Le indagini sono partite da una denuncia inviata alla Procura qualche settimana fa seguita da una telefonata fatta da una zia delle due rumene alla stazione dei carabinieri di Torre Orsaia. Un indicazione ad andare a casa dell?uomo, un operaio celibe e gi? noto alle forze dell?ordine per diversi reati contro il patrimonio, per scoprire lo stato delle due ragazze. L?irruzione dei militari ? avvenuta ieri: in un monolocale adiacente l?abitazione dell?operaio vengono trovate le due vittime, in evidente stato confusionale. Sul corpo lividi e ecchimosi e poi fuori al cortile un fucile a canne mozze, molto probabilmente arma usata per compiere le minacce. Per il 57enne sono subito scattate le manette, poi il trasferimento presso il carcere di Vallo della Lucania. Ascoltate dal Procuratore Greco, le due ragazze hanno raccontato quanto subito. Una rinchiusa in quel monolocale da tre mesi, l?altra giuntavi da pochi giorni, erano costrette dall?uomo a continui e violenti rapporti sessuali. Ancoro non chiaro il metodo usato dal violentatore per condurle presso la sua abitazione. Non si esclude che le due fossero giunte l? in seguito ad una promessa di lavoro. Un intermediario potrebbe quindi aver condotto le ragazze a Torre Orsaia. Dietro la triste vicenda potrebbe nascondersi l?ennesima rete di criminali che da alcuni paesi poveri dell?Europa conducono in Italia giovani straniere con l?inganno di un impiego, costringendole poi alla prostituzione. Sistemate dai carabinieri in un albergo di Torre Orsaia, le due ragazze attendono ora una zia che le riporti a Napoli. | ||
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